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martedì 16 marzo 2010

6° Riunione

La sesta riuonione del club si è avuta Venerdì 12 Marzo....ad essa, con nostro immenso piacere, ha partecipato molta gente (segno che il nostro lavoro è apprezzato) e questo ha dato origine ad una piacevolissima discussione, anche perchè dopo circa 3 anni di club stanno nascendo anche dei bellissimi rapporti di amicizia che vanno al di là della passione della lettura.Inizialmente si è dibattuto sul libro "Le braci" proprosto da una delle nostre partecipanti.Il libro ha scatenato un dibattito molto accesso visto che la storia narrata è priva di "certezze", ovvero lascia moltissimo all'interpretazione del lettore...e così ognuno dei 12 partecipati del club si è creato una sua chiave di lettura discordante, ovviamente, con quella di tutti gli altri.Se l'intento dell'autore era questo, con noi ci è riuscito benissimo!Successivamente si è dibattuto sul libro "Acciaio". Le vicende in esso narrate hanno dato origine a pareri e impressioni molto animate...dovute per lo più alle differenti generazioni a cui appartengono i soci del nostro club...alcuni si sono ritrovati pienamente nei personaggi di Anna e Francesca, altri sono rimasti scandalizzati dal tipo di vita che queste due adolescenti conducono!Per la prossima riunione, che si terrà il 23 Aprile, si è deciso di leggere "L'ultimo libro" di Zoran ZivKovic e "Matrimonio in provincia" di Marchesa Colombi

Marchesa Colombi

Maria Antonietta Torriani nacque a Novara il primo gennaio 1840 e lo stesso giorno fu battezzata in Duomo. Era la secondogenita della famiglia: il padre, Luigi, era orologiaio e la madre, Carolina Imperatori, «addetta alla casa »; la sorella, Giuseppina, era nata nel 1837. La famiglia Torriani risiedeva, con la nonna paterna e le sue tre figlie, sorelle di Luigi, in un appartamento di proprietà, sotto il portico delle Canobbiane, in piazza delle Erbe al numero civico 104. Qualche anno più tardi, nel 1847, dopo che, morto il padre, la madre si risposò con il già maturo chimico Martino Moschini, la nuova famiglia si trasferì in casa di quest'ultimo sempre in piazza delle Erbe al numero 101. Nello stesso anno nacque il fratellastro Tommaso. Dopo aver compiuto i primi studi alle scuole Canobbiane Maria Antonietta frequentò a Novara il «Civico Istituto Bellini d'Arti e Mestieri», come allieva esterna almeno dal 1850 al 1853, anno in cui morì la madre. Nel 1865 morì anche Martino Moschini. Il periodo immediatamente successivo è piuttosto oscuro~ per la mancanza di documenti: forse la Torriani passò qualche tempo in collegio. Alla fine degli anni sessanta comunque si trasferì a Milano dove cominciò a collaborare con alcune riviste e dove strinse amicizia con Annamaria Mozzoni; con lei collaborò come insegnante e conferenziera nell'opera di sensibilizzazione per l'emancipazione della donna. Fu amica di Carducci che le dedicò Autunno romantico (in Rime nuove). Nel 1875 sposò Eugenio Torelli Viollier, fondatore del «Corriere della Sera». Collaborò, f1rmandosi dal 1877 con lo pseudonimo Marchesa Colombi (tratto da una commedia di Paolo Ferrari), a giornali e riviste, come critico, esperta di moda e buone maniere, opinionista e fu prolifica scrittrice di racconti e romanzi anche per l'infanzia. Si separò dal marito dopo alcuni anni di matrimonio. Continuò la propria attività di scrittrice di successo: alcune sue opere vennero tradotte in vari paesi. Ambientò diversi romanzi e racconti a Novara e nel territorio novarese. Si trasferì a Torino e dopo il 1900 si appartò dagli ambienti mondani e letterari. In questa città si spense nel 1920. È sepolta a Cumiana (To).

Matrimonio in provincia

Una storia ottocentesca, ma modernissima: una contestazione della donna romantica attraverso l'evidenza prosaica della fatalità piccolo-borghese. E la storia della maturazione di una ragazza di provincia, figlia di un notaio, che riesce a fatica a liberarsi dell'"immensa uggia" che la soffoca per anni, abdicando all'amore, intenso ma inespresso, per un suo giovane pretendente e rassegnandosi, lei "fresca come una rosa", a sposare un quarantenne brutto e incolore. "La Colombi - osserva Natalia Ginzburg nella nota introduttiva presenta le persone e i fatti senza colorarli di rosa né sollevarli in una sfera nobile" ma in "un modo ruvido, allegro e sbadato" che conquista il lettore. Italo Calvino pubblicò questo romanzo per la prima volta da Einaudi nella collana "Centopagine".

domenica 14 marzo 2010

Zoran Zivkovic

Zoran Zivkovic è nato nel 1948 a Belgrado, dove vive con la moglie e i due figli gemelli. Ha compiuto studi di filologia e teoria della letteratura all'università della sua città, dove, dal 2007, tiene corsi di scrittura creativa.
Ha pubblicato diciotto volumi di narrativa e cinque di saggistica, con i quali ha vinto numerosi premi, in patria e all'estero.
Le sue opere sono tradotte in molti paesi, tra i quali Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Olanda, Russia, Spagna, Stati Uniti e Ucraina.
Nel 2003 con The Library ha vinto il premio World Fantasy Award assegnato a Washington, nella categoria romanzo breve.

L'ultimo libro


L’ultimo libro racchiude in sé l’essenza di un inconfondibile universo narrativo: raffinato, immaginifico e surreale. La trama si sviluppa intorno all’attività della piccola libreria Il Papiro. Un giorno un cliente muore mentre è comodamente seduto su una poltrona. Un fatto triste e nulla più, però quando altri clienti muoiono, iniziano le indagini condotte da un poliziotto amante dei libri (e della libraia). Emerge immediatamente un fatto curioso: tutti i decessi, apparentemente inspiegabili, sono avvenuti nel momento in cui i clienti stavano leggendo le stesso libro. L’ultimo libro...