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domenica 31 ottobre 2010

Fabio Geda (Torino, 1 marzo 1972) è uno scrittore italiano. Si occupa di disagio minorile e animazione culturale. Scrive su Linus e su La Stampa circa i temi del crescere e dell'educare. Collabora con la Scuola Holden, il Circolo dei Lettori di Torino e con la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura.Esordisce nel 2007 con il romanzo "Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani" edito dalla casa editrice Instar libri e tradotto in Francia[1] e in Romania
Il romanzo viene selezionato per il Premio Strega, presentato da Valeria Parrella e Diego De Silva . Si classifica secondo al Premio Stresa di Narrativa[4]. Si aggiudica il premio come Migliore Esordio al Premio Letterario Via Po di Torino, vince il Premio del Giovedì "Marisa Rusconi" ed è il Migliore Esordio 2007 anche per la redazione della trasmissione radiofonica Fahrenheit[5] che lo mette anche a disposizione in ascolto per non vedenti. Il libro viene anche selezionato dalla città di Cuneo come romanzo da proporre in lettura alle scuole. Nel 2008, oltre alla presenza alla Fiera del libro di Torino, nell'ambito delle attività collaterali, viene invitato a parlare nelle carceri di Saluzzo[7].
A ottobre del 2008 è uscito il secondo romanzo: "L'esatta sequenza dei gesti". Vincitore del Premio Grinzane Cavour[8] e del Premio dei Lettori di Lucca.
In aprile 2010 è uscito il suo nuovo libro "Nel mare ci sono i coccodrilli", che racconta la vera storia di Enaiatollah Akbari, un giovane fuggito ancora bambino dall'Afghanistan, passato fra vicende estreme e approdato infine a Torino, dove ha ottenuto asilo politico ed è stato affidato a una famiglia che si prende cura di lui.

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