Il giorno 23 settembre 2011 alle ore 18,00 si è tenuta presso la Biblioteca civica la riunione mensile del Club dei lettori, in questa occasione i testi sui quali si è dibattuto sono stati “Cronache di poveri amanti” di Vasco Pratolini e “La notte ha cambiato rumore” di Maria Duenas.
I lettori hanno dimostrato di avere particolarmente gradito il primo testo, complici la forte attualità delle tematiche affrontate, proposte dall’autore attraverso groviglio di vite dei personaggi, e la visione fortemente realistica del romanzo che agli occhi di chi legge appare come uno spaccato di vita.
“La notte ha cambiato rumore” invece ha suscitato commenti circa la protagonista, ritenuta da alcuni ingenua, ma nel complesso è stato giudicato molto interessante sul piano della trama che si rivela essere estremamente accattivante.
Per il prossimo incontro fissato per il giorno 21 ottobre 2011 alle ore 18,00 è stato scelto come testo “La luna e i falò” di Cesare Pavese.
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giovedì 29 settembre 2011
Biografia Cesare Pavese

La luna e i falò

Il viaggio nel tempo di Anguilla, che abbandona le Langhe per far fortuna in America e poi torna al suo paese, viene raccontato dallo scrittore piemontese nel suo ultimo romanzo: quello che la critica ha definito il suo libro piú bello.
La luna e i falò è il viaggio nel tempo di un trovatello cresciuto bracciante in una fattoria delle Langhe, emigrato in America e tornato con un po' di fortuna nelle sue campagne. Tutto qui è semplice e corale, comunicativo e conseguente, solido e necessario. Anche lo scrittore è rientrato in patria. E nella lingua, come nella rappresentazione di cose e creature, appare qui qualcosa che è nuovo nella letteratura italiana. In nessuna delle sue opere, Pavese era riuscito a condensare in una sintesi narrativa tutti gli elementi della propria personalità spirituale facendo dimenticare l'impegno dello scrittore nella naturalezza della creazione, come in questo suo ultimo libro" (Pietro Jahier) Dalla prima edizione, uscita nel 1950 presso Einaudi nella collana "I coralli", il libro ha venduto circa un milione di copie.
La luna e i falò è il viaggio nel tempo di un trovatello cresciuto bracciante in una fattoria delle Langhe, emigrato in America e tornato con un po' di fortuna nelle sue campagne. Tutto qui è semplice e corale, comunicativo e conseguente, solido e necessario. Anche lo scrittore è rientrato in patria. E nella lingua, come nella rappresentazione di cose e creature, appare qui qualcosa che è nuovo nella letteratura italiana. In nessuna delle sue opere, Pavese era riuscito a condensare in una sintesi narrativa tutti gli elementi della propria personalità spirituale facendo dimenticare l'impegno dello scrittore nella naturalezza della creazione, come in questo suo ultimo libro" (Pietro Jahier) Dalla prima edizione, uscita nel 1950 presso Einaudi nella collana "I coralli", il libro ha venduto circa un milione di copie.
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