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lunedì 21 maggio 2012

Vacanze matte


America 1959. Un'automobile imbocca una strada in costruzione: il guidatore ignora tutti i cartelli di divieto di transito. Dopo alcune decine di chilometri, quasi al termine della strada, l'auto rimane senza benzina, in riva al mare, vicino a un bosco di mangrovie e un vecchio ponte di legno. Nessuno all'orizzonte, l'unica soluzione è accamparsi per la notte.
Padre, figlio, due gemelli - nipoti? cugini? zii? - e la loro babysitter - l'intellettuale del gruppo - non si sposteranno più da quel luogo.
È la famiglia Kwimper, non gente qualsiasi, ma un gruppo di persone "allevate a zanzare nel New Jersey", provenienti da una zona rurale, la contea di Cranberry, in cui la consanguineità è una regola, in cui tutti hanno lo stesso cognome e le relazioni di parentela sono assai confuse.
Ma una cosa è certa: la famiglia Kwimper ha un ottimo e consolidato rapporto con il governo, che fornisce loro sussidi di vario genere, consentendo a tutti di vivere senza fare nulla. Un rapporto di reciproco interesse, se è vero che la loro esistenza dà un senso a quella del governo stesso ("Io ho aiutato il governo in tutto quello che il governo si è messo in testa di fare, dall'indennità di disoccupazione all'assistenza per i figli a carico, alla pensione per invalidità totale..."). Un rapporto privilegiato che si spezza quando, dopo alcuni giorni di vana attesa, arriva il camion del Dipartimento dei Lavori pubblici dello stato di Columbiana per organizzare l'inaugurazione della nuova strada. Il rappresentate dell'amministrazione non capisce la situazione, vede solamente un accampamento abusivo e ordina lo sgombero.
 I Kwimper, con la loro ostinazione e testardaggine, diventano una incarnazione moderna dei mitici pionieri, realizzando il vecchio sogno americano ormai affossato dalla burocrazia, dal conformismo, dall'omologazione rappresentata nell'immagine stereotipata della società americana del dopoguerra, e ridando vita alla libera iniziativa e all'autosufficienza: dal cibo alla scuola, dalla casa - non le villette suburbane in cui a un certo punto il governo vorrebbe imprigionarli - alla difesa personale. E su quest'ultimo punto, probabilmente non a caso, si leggono le pagine più comiche di un romanzo che dopo cinquant'anni - Powell lo scrisse nel 1959, e l'anno successivo fu pubblicato per la prima volta in Italia da Garzanti - non ha perso nulla della sua brillantezza e dello straordinario ritmo narrativo che trascina le risate del lettore. 

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