Nell’incontro del 10 ottobre si è avuto modo di esprimere le proprie opinioni riguardo la lettura del romanzo “Firmino” di Sam Savage.
L’uditorio è giunto a conclusioni divergenti, vista anche la varietà dei temi affrontati nell’opera; è emersa comunque un’unanime impressione di scarso apprezzamento nei confronti dell’ostentazione culturale che l’autore esprime attraverso le parole del protagonista del libro.
In linea generale si è registrata la delusione dei lettori in riferimento alle aspettative pubblicitarie legate all’edizione del libro in questione e ai numerosi commenti di autori importanti che fuorviavano dal vero senso espresso da questa lettura.
Vi è stata poi la presentazione di una serie di romanzi dell’autrice belga contemporanea Amelie Nothomb e un breve excursus sulla sua eccentrica biografia.
L’attenzione si è focalizzata sul romanzo chiave “Né di Eva, né di Adamo” che offre una panoramica piuttosto evidente delle tematiche care all’autrice e del mondo nipponico descritto in maniera accattivante e suggestiva che nonostante una certa eccessività e una particolare predisposizione al surrealismo cattura il lettore, affascinato da un universo così apparentemente lontano ed estraneo.
Con questo romanzo veniamo proiettati in una realtà di tradizioni, di culture che presentano agli occhi del lettore un alone di magia.
I due romanzi che sono seguiti nella discussione ( “L’Antichrista” e “Mercurio”), pur avendo caratteristiche differenti e trame molto distanti da quelle dichiaratamente autobiografiche, hanno comunque destato in tutti una grande curiosità.
L’uditorio è giunto a conclusioni divergenti, vista anche la varietà dei temi affrontati nell’opera; è emersa comunque un’unanime impressione di scarso apprezzamento nei confronti dell’ostentazione culturale che l’autore esprime attraverso le parole del protagonista del libro.
In linea generale si è registrata la delusione dei lettori in riferimento alle aspettative pubblicitarie legate all’edizione del libro in questione e ai numerosi commenti di autori importanti che fuorviavano dal vero senso espresso da questa lettura.
Vi è stata poi la presentazione di una serie di romanzi dell’autrice belga contemporanea Amelie Nothomb e un breve excursus sulla sua eccentrica biografia.
L’attenzione si è focalizzata sul romanzo chiave “Né di Eva, né di Adamo” che offre una panoramica piuttosto evidente delle tematiche care all’autrice e del mondo nipponico descritto in maniera accattivante e suggestiva che nonostante una certa eccessività e una particolare predisposizione al surrealismo cattura il lettore, affascinato da un universo così apparentemente lontano ed estraneo.
Con questo romanzo veniamo proiettati in una realtà di tradizioni, di culture che presentano agli occhi del lettore un alone di magia.
I due romanzi che sono seguiti nella discussione ( “L’Antichrista” e “Mercurio”), pur avendo caratteristiche differenti e trame molto distanti da quelle dichiaratamente autobiografiche, hanno comunque destato in tutti una grande curiosità.