Ci sono parole che non vengono dette, alcune sono appena accennate, altre semplicemente pensate, frasi che non vengono rivelate neppure del tutto a se stessi. Ci sono spazi vuoti che vanno riempiti, spazi dove si accumulano troppi concetti e troppe emozioni che sembra difficile persino respirare. E’ questo il caso di James il diciottenne newyorkese protagonista del libro “Un giorno questo dolore ti sarà utile” di Peter Cameron.
Il ragazzo, di indole solitario, riesce a parlare solo con la nonna, che sembra essere l’unica persona sulla faccia della terra a comprenderlo, nonostante la differenza di età e lo stile di vita così lontano dal suo. James è considerato da tutti un disturbato, anche dalla mamma che lo spedisce da una psichiatra che cerca di fargli affrontare verità taciute, per scoprire il fondo della verità. Forse tutti considerano il ragazzo “disadattato” per i suoi silenzi dati come risposte e per il suo apparente distacco da ogni cosa, ma oltre il parere comune della gente c’è qualcosa di oscuro che si cela all’evidenza.....
Il ragazzo, di indole solitario, riesce a parlare solo con la nonna, che sembra essere l’unica persona sulla faccia della terra a comprenderlo, nonostante la differenza di età e lo stile di vita così lontano dal suo. James è considerato da tutti un disturbato, anche dalla mamma che lo spedisce da una psichiatra che cerca di fargli affrontare verità taciute, per scoprire il fondo della verità. Forse tutti considerano il ragazzo “disadattato” per i suoi silenzi dati come risposte e per il suo apparente distacco da ogni cosa, ma oltre il parere comune della gente c’è qualcosa di oscuro che si cela all’evidenza.....
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