America 1959. Un'automobile imbocca una strada
in costruzione: il guidatore ignora tutti i cartelli di divieto di transito.
Dopo alcune decine di chilometri, quasi al termine della strada, l'auto rimane
senza benzina, in riva al mare, vicino a un bosco di mangrovie e un vecchio
ponte di legno. Nessuno all'orizzonte, l'unica soluzione è accamparsi per la
notte.
Padre, figlio, due
gemelli -
nipoti? cugini? zii? - e
la loro babysitter - l'intellettuale del gruppo - non si sposteranno più da quel luogo.
È la famiglia
Kwimper, non gente qualsiasi, ma un gruppo di persone "allevate a zanzare nel
New Jersey", provenienti da una zona rurale, la contea di Cranberry, in
cui la consanguineità è una regola, in cui tutti hanno lo stesso cognome e le
relazioni di parentela sono assai confuse.
Ma una
cosa è certa: la famiglia
Kwimper ha un ottimo e consolidato rapporto con il governo, che fornisce loro sussidi di
vario genere, consentendo a tutti di vivere senza fare nulla. Un rapporto di
reciproco interesse, se è vero che la loro esistenza dà un senso a quella del
governo stesso ("Io ho aiutato il governo in tutto quello che il governo
si è messo in testa di fare, dall'indennità di disoccupazione all'assistenza
per i figli a carico, alla pensione per invalidità totale..."). Un
rapporto privilegiato che si spezza quando, dopo alcuni giorni di vana attesa,
arriva il camion del Dipartimento dei Lavori pubblici dello stato di Columbiana
per organizzare l'inaugurazione della nuova strada. Il rappresentate
dell'amministrazione non capisce la situazione, vede solamente un accampamento
abusivo e ordina lo sgombero.
I
Kwimper, con la loro ostinazione e testardaggine, diventano una incarnazione
moderna dei mitici pionieri, realizzando il vecchio sogno americano ormai
affossato dalla burocrazia, dal conformismo, dall'omologazione rappresentata
nell'immagine stereotipata della società americana del dopoguerra, e ridando
vita alla libera iniziativa e all'autosufficienza: dal cibo alla scuola, dalla
casa - non le villette suburbane in cui a un certo punto il governo vorrebbe
imprigionarli - alla difesa personale. E su quest'ultimo punto, probabilmente
non a caso, si leggono le pagine più comiche di un romanzo che dopo
cinquant'anni - Powell lo scrisse nel 1959, e l'anno successivo fu pubblicato
per la prima volta in Italia da Garzanti - non ha perso nulla della sua
brillantezza e dello straordinario ritmo narrativo che trascina le risate del
lettore.